Quinoa

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Fonte immagine: http://blogs.extension.org/mastergardener/2013/02/

Quinoa:

una coltura nutraceutica la cui coltivazione è possibile anche in Italia con il sistema dell’agricoltura biologica

Quinoa, la tassonomia:
Famiglia: Chenopodiaceae 
Genere: Chenopodium  
Specie: Chenopodium quinoa Willdenow.

La varietà più utilizzata è la quinoa Real per il suo basso tenore di saponina.

Secondo la Fao (L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) la quinoa ha un alto contenuto di vitamine e di minerali come Ferro, Fosforo, Potassio, Calcio, Zinco e Magnesio.

La quinoa è indicata sia per i diabetici in quanto contiene un amido a basso indice glicemico sia per i celiaci perchè non contiene glutine.

La quinoa è ricca anche in fibre .

Nonostante la quinoa appartenga alla famiglia delle Chenopodiaceae viene erroneamente coniderata un cereale in quanto i suoi semi si possono  macinare per ottenere una farina panificabile.

Descrizione

La  quinoa  è  una  pianta  erbacea  annuale  classificata come una pianta C3.


Radice
L’apparato radicale  della quinoa è fittonante, molto profondo (anche 180 cm) e ramificato che conferisce alla pianta sia una buona stabilità sia un’ottima  resistenza  alla  siccità. Dalla radice primaria si dipartono numerorose radici secondarie. L’apparato radicale assume una colorazione differente a seconda del terreno in cui cresce.

FustoIl fusto della quinoa è  legnoso ed eretto con un’altezza variabile da 30 cm a 3 m. Dal fusto principale possono svilupparsi delle ramificazioni. Il diametro dello stelo può variare da 1 a 8 cm in funzione al genotipo della pianta, delle concimazioni e della densità di semina. Il colore del fusto varia al variare delle varietà e delle fasi fenologiche, può assumere colorazioni che vanno dal  verde al rosso (spesso striato). L’ epidermide dello stelo è cutinizzata. All’interno è presente un midollo che scompare alla maturazione, lasciando il gambo secco e vuoto.

Foglie  Le  foglie  sono  alternate.  I  piccioli  sono lunghi, sottili e scanalati.  La lunghezza dei piccioli e la forma delle foglie sono variabili  a seconda della varietà ma possono variare anche sulla stessa pianta. La lamina fogliare può avere queste forme es:  a forma di diamante, di triangolo, lanceolata, piatta o ondulata.  La pianta resiste bene alla siccità in quanto all’interno  delle  foglie  sono  contenuti  cristalli  di  ossalato  di  calcio  che  riducono  la traspirazione eccessiva.  A seconda della posizione la foglia può assumere forma e dimensione differente.  Alla  base  si possono avere foglie di grandi dimensioni, romboidali o triangolari, mentre nelle parti superiori le foglie possono essere piccole e lanceolate. Anche il  colore  delle  foglie  è  molto  variabile in quanto può essere dal  verde  al  rosso  con  sfumature  diverse.
Le foglie giovani prima della fioritura, per il loro elevato valore nutrizionale contenendo vitamine  minerali e proteine, sono idonee al consumo umano.

Infiorescenza È  una  tipica  pannocchia con  un  asse  centrale,  uno  secondario  e  uno  terziario  con  i pedicelli  che  tengono  i  glomeruli. In funzione del genotipo e della fertilià del suolo la pannocchia può avere una lunghezza  variabile  dai 30 agli 80 cm di lunghezza e dai 5 ai 30 cm di diametro.  Il  numero  di  glomeruli  per  pannocchia  varia  da  80-120  e  il  numero  di  semi  per pannocchia possono andare da 100 a 3000, con pannocchie di grandi dimensioni si possono avere delle rese fino a 500 grammi di seme per infiorescenza.

Fiori Sono molto piccoli (dimensione massima di 3 mm), sono privi di petali, sono costituiti da una corolla composta da tepali e solitamente da cinque sepali di colore verde.  I fiori possono  essere  ermafroditi,   oppure possono esserci piante dioiche.  I fiori sono autofertili  e l’impollinazione in genere è anemofila (tramite il vento)

Seme 

Il frutt

o è un achenio indeiscente molto piccolo, rotondeggiante, appiattito, con un diametro di circa 2 mm, protetto dal perigonio, che è dello stesso colore della pianta. Il seme è anch’esso appiattito, è ottenuto dai frutti maturi senza perigonio, può avere una forma ellissoidale, conica o sferoidale e può essere di colore bianco, beige, giallo chiaro, marrone chiaro, rosso o nero.

 Fasi fenologiche

1) Emergenza: avviene 7-10 gg dopo la semina.
2) Due foglie vere: avviene da 15 a 20 giorni dopo la semina; in questa fase l’apparato radicale cresce velocemente.
3) Quattro foglie vere: si verifica da 25 a 30 giorni dopo la semina. In questa fase la piantina ha una buona resistenza al  freddo  e  alla  siccità  ma  è   sensibile  agli  attacchi  parassitari soprattutto di  insetti  es. diabrotica.
4)  Ramificazione.  Sono  presenti  otto  foglie  vere.  Si  verifica  da  45  a  50  giorni  dopo  la  semina.  In  questa  fase  la pianta è più sensibile alle basse temperature e al gelo.
5) Inizio formazione della pannocchia: avviene   da  55  a  60  giorni  dopo  la  semina.
6) Inizio della fioritura: da 75 a 80 giorni dopo la semina in questa fase è molto sensibile alla carenza di acqua e alle basse temperature.
7) Fioritura: si verifica da 90 a 100 giorni dopo la semina. In questa fase la pianta è molto sensibile al gelo e può resistere soltanto a -2°C. I fiori sono aperti durante il giorno e chiusi durante la notte.  È stato osservato che in questa fase, quando le temperature  sono superiori a 38 °C, potrebbero esserci aborti fiorali.
8)  Maturazione  lattea: avviene da 100 a 130 gg dop la semina. I  semi  che  si  trovano  nei  glomeruli  della  pannocchia  quando  vengono schiacciati emettono un liquido lattiginoso. In questa fase è dannoso la siccità.
9) Maturazione cerosa: Il seme è tenero e quando viene schiacciato si libera una pasta bianca. Si verifica da 130 a 160 giorni dopo la semina.
10) Maturazione fisiologica: Il seme in questa fase è resistente alla penetrazione e si ha da 160 a 180 giorni dopo la semina. La granella presenta un contenuto di umidità del 14-16%. In questa fase vi è il completo ingiallimento della pianta e la perdita di tutte le foglie.

 Esigenze ambientali

I  requisiti  più importanti sono clima, fotoperiodo, temperatura, terreno, pH del terreno e acqua.

Clima La quinoa può essere coltivata sia in zone desertiche che in zone piovose e umide passando per climi freddi.

Fotoperiodo

 La  quinoa può essere brevidiurna, longidiurna e fotoindifferente.

Le  piante  brevidiurne hanno bisogno di poca luce per poter andare a fiore (max 12ore/giorno).
Le piante longidiurne hanno bisogno di molta luce per poter andare a fiore (min 14ore/giorno).
Le piante fotoindifferenti invece non sono influenzate dalla luce.

Temperatura La temperatura media adatta per la quinoa è di circa 15-20 °C, comunque si sviluppa perfettamente sia a temperature medie di 10°C sia di 25°C.

Terreno Il terreno ideale per la quinoa è limoso, ben drenato e ben dotato di sostanza organica,  con  pendenze  moderate però si adatta a terreni argillosi o sabbiosi, a condizione che vi siano le sostanze nutrienti (la pianta  è  esigente  in  azoto  e  calcio,  moderatamente  esigente  di  fosforo  e  potassio) e non vi siano problemi di ristagno d’acqua, poiché è molto sensibile all’umidità eccessiva soprattutto nelle fasi iniziali di vegetazione.

pH Il pH non è un grosso problema per la quinoa un quanto è  stato dimostrato che si possono avere buone rese nei terreni alcalini con pH fino a 9, così come alle condizioni acide  con pH pari a 4,5

Acqua La quinoa è molto efficiente anche se è una pianta C3 essa può  crescere e dare discrete rese con soli 200-250  mm  di  pioggia  l’anno.

Semina

Le condizioni ottimali per la semina sono quando il terreno ha una temoperatura compresa tra 7°-10°C fino a un massimo di 18-20°C e una buona umidità per facilitare la germinazione dei semi
I semi di quinoa, come quelli degli spinaci, non possono germinare se la temperatura del terreno è troppo elevata e per ovviare a questo inconveniente può essere necessario porli in frigorifero (vernalizzazione).
Nel nostro emisfero la data ottimale è compresa tra tra aprile e maggio con una densità di seme pari a  10 -12 Kg/ha.

Raccolta

E’ opportuno fare la raccolta al mattino presto per  per ridurre al minimo le perdite dei
semi che  si  avrebbero  con le piante  completamente asciutte.
La raccolta può essere fatta con la mietitrebbiatrice.

Per maggiori informazioni sulla quinoa contattateci.