In arrivo i voucher per l’agricoltura

Con l’approvazione della legge 96 del 2018 (che ne ha semplificato l’utilizzo), è ufficialmente partita la procedura Inps per l’utilizzo dei voucher in agricoltura . Lo ha annunciato la Coldiretti, precisando che le prime modifiche sono ora operative: per esempio, l’allungamento della durata da 3 a 10 giorni entro cui è possibile svolgere la prestazione occasionale, un aggiornamento molto atteso dalle imprese agricole con l’inizio della vendemmia.
«È un primo segnale di sburocratizzazione che va nel verso auspicato dal mondo agricolo – si legge in una nota dell’associazione degli agricoltori – ma ora ci auguriamo che anche le altre modifiche previste dalla legge diventino operative con la medesima tempestività all’interno della procedura Inps».
Secondo la Coldiretti, i voucher possono arrivare a coprire circa 50mila posti di lavoro occasionali nelle attività stagionali in campagna, dove possono da sempre essere impiegati soltanto per le attività svolte da disoccupati, cassintegrati, pensionati e giovani studenti che non siano stati operai agricoli l’anno precedente.
Meno del 2% del totale dei voucher è stato impiegato in agricoltura, dove sono nati esattamente dieci anni fa per la raccolta dell’uva. E il numero di voucher impiegati in agricoltura è praticamente rimasto stabile dal 2011: negli ultimi cinque anni (prima dell’abrogazione) nel comparto sono stati venduti poco più di 2 milioni di voucher, pari all’incirca a 350mila giornate/anno di lavoro.
Il valore complessivo delle integrazioni di reddito accordate per le prestazioni a pensionati, studenti, cassintegrati e disoccupati ammonta a circa 22 milioni di euro all’anno, mentre la regione dove sono stati più impiegati è il Veneto con poco più di un quarto del totale.