LO SPRECO ALIMENTARE
Il tema dello spreco alimentare è quantomai attuale.
A fine 2014 la FAO ha pubblicato il rapporto finale del progetto FOOD WASTAGE FOOTPRINT – L’impronta ecologica del cibo sprecato http://www.fao.org/3/a-i3991e.pdf.
Secondo il rapporto circa un terzo di tutto il cibo prodotto per il consumo umano è perduto o finisce in discarica. Il costo direttamente imputabile a questo fenomeno ammonta a circa 1 trilione di dollari/anno. Esistono però dei costi indiretti, infatti il cibo che è stai prodotto ma mai consumato genera comunque un impatto ambientale. Questi costi socio-ambientali esistono e restano a carico dalla società e dalle future generazioni. I costi socio-ambientali correlati allo spreco di cibo riguardano principalmente le emissioni di gas serra, l’uso non oculato di una risorsa scarsa come l’acqua, l’erosione del suolo, i rischi per la biodiversità correlati all’impiego di fitofarmaci e fertilizzanti, gli effetti negativi sulla salute legati all’uso dei prodotti chimici in agricoltura. La stima è stata fatta sulla base dei dati e metodi attualmente a disposizione. La quantificazione di questi costi permette di capire in modo approfondito il funzionamento della catena alimentare e perciò di individuarne quelli che sono i punti di debolezza e quindi di poter intervenire a tale livello.Il progetto FAO ha sviluppato un framework denominata FCA (Full Cost Accountancy) volta a determinare il costo totale derivante da questo fenomeno. L’FCA misura e valuta in termini monetari i costi associati all’impatto ambientale del cibo non consumato. I risultati ottenuti devono essere come un punto di partenza per ulteriori approfondimenti e studi.
Nel nostro Paese uno dei principali portavoce è l’economista agrario Andrea Segrè, fondatore di Last Minute Market, ma non mancano altre iniziative imprenditoriali promosse da incubatori d’impresa.
A questo proposito si segnala un’iniziativa di ComoNext e SiFood: un bando per start up innovative nell’ambito della riduzione dello spreco alimentare, il bando è scaricabile al seguente link http://comonext.it/bando-sifood-comonext/ e scade il 30 gennaio 2015.
Fonte: FAO – Food Wastage Footprint final report